I prelievi bancari dei soci sui loro conti personali possono essere considerati ricavi in nero della società

Cass. Sez. VI, 14.5.2014 n. 10386

Diritto tributario – società – reddito imponibile – indagini bancarie

In tema di accertamento IVA (ma lo stesso principio vale per le altre imposte) relativo a società di persone a ristretta base familiare, l’Ufficio finanziario può legittimamente utilizzare, nell’esercizio dei poteri attribuitigli dall’art. 51/2 nn. 2 e 7, del D.P.R. 26.10.1972, n. 633, le risultanze di conti correnti bancari intestati ai soci, riferendo alla medesima società le operazioni ivi riscontrate (nella specie, prelevamenti), tenuto conto della relazione di parentela tra quelli esistente idonea a far presumere, salvo facoltà di provare la diversa origine delle entrate, la sostanziale sovrapposizione degli interessi personali e societari, nonché ad identificare in concreto gli interessi economici perseguiti dalla società con quelli stessi dei soci.