Gli atti in frode ai creditori che comportano la revoca dell’ammissione al concordato preventivo

Cass. Sez. I, 22.10.2018 n. 26646

Diritto fallimentare – concordato preventivo – ammissione – revoca – condizioni

Gli atti di frode, di cui all’art. 173 legge fall., “vanno intesi, sul piano oggettivo, come le condotte volte a occultare situazioni di fatto idonee a influire sul giudizio dei creditori, aventi valenza potenzialmente decettiva per l’idoneità a pregiudicare il consenso informato degli stessi sulle reali prospettive di soddisfacimento in caso di liquidazione”, purché siano caratterizzati, sul piano soggettivo, dalla consapevole volontarietà della condotta, di cui, invece, non è necessaria la dolosa preordinazione.