Cass. Sez. III, 2.5.2022 n. 13735
Diritto bancario e dei mercati finanziari – cessione di rapporti – cartolarizzazione dei crediti – compensazione – impossibilità
I crediti oggetto di operazioni di cartolarizzazione configurano un patrimonio separato rispetto al patrimonio della società di cartolarizzazione. Per la legge n. 130 del 1999, infatti, i crediti costituiscono un vero e proprio “patrimonio separato” rispetto a quello della società veicolo e tale patrimonio è a destinazione vincolata, in via esclusiva, al soddisfacimento dei diritti incorporati nei titoli ed al pagamento dei costi dell’operazione. L’incasso dei crediti è quindi funzionale, esclusivamente, al rimborso dei titoli, al pagamento degli interessi pattuiti e dei costi dell’operazione. Per tale motivo, al debitore ceduto sono precluse le eccezioni di compensazione o le domande giudiziali verso il cessionario fondate su crediti nascenti da vicende relative al rapporto con esso intercorso. Consentire al debitore ceduto la proposizione di simili eccezioni o domande giudiziali significherebbe infatti incidere sul patrimonio separato, con potenziali conseguenze negative per il pubblico dei risparmiatori. Viceversa, tali investitori possono essere esposti solo al rischio del mancato incasso dei crediti cartolarizzati, ma non anche al rischio di vedere ridotto il patrimonio separato a beneficio di altri creditori.