Quando il credito dell’associazione professionale è comunque privilegiato

Cass. Sez. VI, 4.7.2017 n. 16446

Diritto fallimentare – fallimento – ammissione al passivo – associazione professionale – credito – privilegio – condizioni

La domanda di insinuazione al passivo fallimentare proposta da uno studio associato fa presumere l’esclusione della personalità del rapporto d’opera professionale da cui quel credito è derivato, e, dunque, l’insussistenza dei presupposti per il riconoscimento del privilegio ex art. 2751-bis, n. 2, cod. civ., salvo però “che l’istante dimostri che il credito si riferisca a una prestazione svolta personalmente dal professionista, in via esclusiva o prevalente, e sia di pertinenza dello stesso professionista, pur se formalmente richiesto dall’associazione.