La concorrenza sleale eseguita da un terzo presuppone la relazione di interessi tra questo e l’imprenditore avvantaggiato

Cass. Sez. I, 23.3.2017 n. 7476

Diritto commerciale – concorrenza sleale – terzo – imprenditore avvantaggiato – relazione – necessità

La concorrenza sleale, al pari degli altri fatti illeciti, prevede una condotta, dolosa o colposa, un evento dannoso e il nesso di causalità ma richiede anche la cd. relazione concorrenziale fra soggetto attivo e danneggiato. Non è esclusa però la configurabilità dell’illecito concorrenziale quando l’atto lesivo venga compiuto da un soggetto interposto che pur non possedendo personalmente i requisiti soggettivi necessari agisca per conto o comunque in collegamento con un concorrente del danneggiato. In questo caso è necessaria la prova dell’esistenza di una relazione di interessi tra l’autore dell’atto e l’imprenditore avvantaggiato.