La cessione di credito può essere atto revocabile se non è pattuita prima

Cass. Sez. I, 2.11.2017 n. 26063

Diritto fallimentare – azione revocatoria – cessione di credito – sussistenza

La cessione di credito, quando “effettuata in funzione solutoria di un debito scaduto ed esigibile, si caratterizza come anomala rispetto al pagamento effettuato in danaro od altri titoli di credito equivalenti, in quanto il relativo processo satisfattorio non è usuale, alla stregua delle ordinarie transazioni commerciali”. Resta unicamente salva l’eventualità che la cessione sia stata nel concreto prevista come mezzo di “estinzione contestuale al sorgere del credito” al cui specifico soddisfacimento venga per l’appunto destinata.