Archivi autore: Silvia Nannelli

Il mutuo solutorio è legittimo

Cass. Sez. III, 11.1.2023 n. 544

Diritto delle obbligazioni e contratti – mutuo – mutuo solutorio – nullità – esclusione

Il cosiddetto “mutuo solutorio”, e cioè il contratto di mutuo stipulato per ripianare la pregressa esposizione debitoria del mutuatario verso il mutuante, non è di per sé un contratto nullo.

Anche gli interessi usurari hanno il loro tasso soglia e in caso di usurarietà si applicano in sostituzione gli interessi corrispettivi

Cass. Sez. I, 4.1.2023 n. 145

Diritto bancario e dei mercati finanziari – interessi moratori – usurarietà – rilevanza – conseguenze

Dall’accertamento dell’usurarietà discende dunque l’applicazione dell’art. 1815 c.c., comma 2, di modo che gli interessi moratori non sono dovuti nella misura (usuraria) pattuita, bensì in quella dei corrispettivi lecitamente convenuti, in applicazione dell’art. 1224 c.c., comma 1; nei contratti conclusi con i consumatori è altresì applicabile la tutela prevista dal D.Lgs. n. 206 del 2005, art. 33, comma 2, lett. f) e art. 36, comma 1, (codice del consumo), essendo rimessa all’interessato la scelta di far valere l’uno o l’altro rimedio.

Le caratteristiche dello stato di insolvenza dell’imprenditore

Cass. Sez. I, 3.1.2023 n. 64

Diritto della crisi di impresa – liquidazione giudiziale – insolvenza – caratteristiche

Lo stato di insolvenza della società non in liquidazione non va desunto dal rapporto tra attività e passività, ma dall’impossibilità dell’impresa di continuare a operare con profitto sul mercato, che si traduca in una situazione di impotenza strutturale, non solo transitoria, a soddisfare regolarmente e con mezzi normali le proprie obbligazioni.

Cosa il correntista deve provare nella domanda di ripetizione di indebito

Cass. Sez. I, 27.12.2022 n. 37800

Diritto bancario e dei mercati finanziari – contratti bancari – conto corrente – restituzione – onere della prova – distribuzione

Laddove il correntista agisca giudizialmente in ripetizione di indebito, con la domanda di accertamento giudiziale del saldo e di ripetizione delle somme indebitamente riscosse dall’istituto di credito, è tale soggetto, attore in giudizio, a doversi far carico della produzione degli estratti conto. Questi però non costituiscono l’unico mezzo di prova attraverso cui ricostruire le movimentazioni del rapporto, quali, ad esempio, le contabili bancarie riferite alle singole operazioni o le risultanze delle scritture contabili. Per far fronte alla necessità di elaborazione di tali dati, il giudice può avvalersi di un consulente d’ufficio.

In caso di rimborso anticipato del finanziamento il cliente ha sempre diritto a una riduzione dei costi

Corte Cost., 22.12.2022 n. 263

Diritto bancario e dei mercati finanziari – contratti bancari – mutuo – rimborso anticipato – costi – riduzione – necessità

In caso di restituzione anticipata del finanziamento, il diritto del consumatore alla riduzione dei costi sostenuti in relazione al contratto di credito non può essere limitato a talune tipologie di costi, in funzione di quando sia stato concluso il contratto.

E’ consentita la trascrizione del pignoramento dopo la sospensione dell’efficacia esecutiva del titolo

Cass. Sez. III, 22.12.2022 n. 37558

Diritto delle obbligazioni e contratti – tutela dei diritti – esecuzione – pignoramento – trascrizione – efficacia

Poiché l’esecuzione pende dal momento della notificazione dell’atto di pignoramento, la sua trascrizione è solo una formalità, necessaria per l’opponibilità ai terzi, di completamento della relativa fattispecie a formazione progressiva. Da ciò discende che la dichiarazione di sospensione dell’esecutività del titolo sopravvenuta alla notifica del pignoramento non lo fa venir meno e, quindi, ne è consentita la trascrizione.

Per l’assegno bancario falsificato esiste la responsabilità solidale della banca e del correntista

Cass. Sez. III, 22.12.2022 n. 37475

Diritto delle obbligazioni e contratti – assegno bancario – falsificazione – responsabilità – ripartizione

Per l’assegno bancario alterato c’è un concorso di responsabilità al 50% tra correntista e banca qualora l’operazione sia stata fatta da terzi con la firma falsa del cliente.

Per essere opponibile al curatore il contratto deve avere la data certa

Cass. Sez. I, 14.12.2022 n. 36602

Diritto della crisi di impresa – fallimento – scrittura privata – opponibilità – data certa – necessità

Laddove il contratto sia soggetto alla forma scritta ad substantiam, l’assenza di data certa della scrittura privata che documenta il contratto implica che il creditore non possa far valere nei confronti del fallimento alcun diritto di credito che si fondi sul detto titolo negoziale.

Per le azioni di ripetizione del correntista il calcolo va fatto sulla documentazione, anche parziale, depositata in giudizio

Cass. Sez. I, 7.12.2022 n. 35979

Diritto bancario e dei mercati finanziari – conto corrente – azione di ripetizione – estratti conto – produzione – quantificazione – condizioni

Il correntista che agisca in giudizio per la ripetizione di somme asseritamente indebitamente versate è onerato della prova degli avvenuti pagamenti mediante deposito degli estratti periodici riferiti alla durata del rapporto, ma se non riesce a presentare tutta la documentazione la verifica va fatta per il periodo per il quale è stata presentata la documentazione.

Come decorre la prescrizione del credito nel concordato preventivo

Cass. Sez. I, 7.12.2022 n. 35960

Diritto della crisi di impresa – concordato preventivo – crediti – prescrizione – decorrenza

La prescrizione del credito nel concordato preventivo deve conformarsi al seguente principio di diritto: poiché secondo l’articolo 184, comma 1, L.F. il concordato omologato è obbligatorio per tutti i creditori anteriori al decreto di apertura della procedura, la prescrizione non decorre fintanto che, divenuto definitivo il decreto di omologazione del concordato, la condizione di temporanea inesigibilità del medesimo venga meno. La temporanea inesigibilità viene meno, nella fase esecutiva del concordato, con la predisposizione da parte del liquidatore, del riparto che contempli tale credito.