Corte Costituzionale, 11.7.2017 n. 162
Diritto fallimentare – fallimento – istanza – notificazione – incostituzionalità – infondatezza
Le regole del processo notificatorio dell’istanza di fallimento e del decreto di convocazione del fallendo ex art. 15 LF non sono incostituzionali. E ciò, in riferimento all’art. 3 Cost., sul rilievo che la specialità e la complessità degli interessi (comuni ad una pluralità di operatori economici, ed anche di natura pubblica in ragione delle connotazioni soggettive del debitore e della dimensione oggettiva del debito), che il legislatore del 2012 ha inteso tutelare con l’introdotta semplificazione del procedimento notificatorio nell’ambito della procedura fallimentare, segnano l’innegabile diversità tra il suddetto procedimento e quello ordinario di notifica ex art. 145 cod. proc. civ.. E, in riferimento all’art. 24 Cost., in quanto il diritto di difesa, nella sua declinazione di conoscibilità, da parte del debitore, dell’attivazione del procedimento fallimentare a suo carico, è adeguatamente garantito dalla norma denunciata, proprio in ragione del predisposto duplice meccanismo di ricerca della società.