Al socio receduto non si estende il fallimento solo se la cessione delle quote è pubblicata al registro imprese da oltre un anno

Cass. Sez. I, 21.1.2015 n. 1046

Diritto fallimentare – fallimento del socio – cessione delle quote – pubblicità

Il recesso del socio di società di persone, di cui non sia stata data pubblicità, ai sensi dell’art. 2290, 2 comma, cc, non è opponibile ai terzi, non producendo esso i suoi effetti al di fuori dell’ambito societario; conseguentemente, il recesso non adeguatamente pubblicizzato non è idoneo ad escludere l’estensione del fallimento al socio ai sensi dell’art. 147 L.F., né assume rilievo il fatto che il recesso sia avvenuto oltre un anno prima della sentenza dichiarativa di fallimento, posto che il rapporto societario, per quanto concerne i terzi, a quel momento è ancora in atto.